"Estrosa depositaria di un sincretismo positivo
nelle più svariate attività complementari all'arte, esperta di bambole a
livello della più avanzata filologia del settore, oggi Grazia Campione si
presenta con le connotazioni inconfondibili dell'artista, nel segno di un
antico e mai tradito amore; la pittura.Operando a Bergamo, ha colto senza
dubbio, gli umori della tradizione Lombarda, ma li ha filtrati col proprio
singolare temperamento: innervando ad esempio, e non solo nell’ordine della
cromia, l’idillo chiarista di Spilinbergo, di Del Bon, dello stesso
Lilloni.....capita forse all'artista, di accordare come Moise Kisling (il
pittore polacco che a Parigi fu grande amico di Modigliani ), istinto dinamico
e delicatezza contemplativa; tanto da far sentire una vena sottilmente elegiaca
persino nelle più limpide evocazioni del suo quotidiano-universo....."
Renato Civello
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